Calcolo matematico di quanto tempo ti serve per diventare un bravo UX Designer

Davvero pensi che esista un calcolo matematico per diventare un bravo UX Designer? In realtà, è possibile farlo. Forse non in termini matematici, poiché dipende molto dalla disponibilità di tempo che hai per imparare tutto ciò che è necessario, ma puoi diventare un bravo UX Designer in meno di 6 mesi se ti dedichi intensamente, oppure in meno di 2 anni se lo fai in modo più sporadico. Tutto questo ovviamente se segui questi semplici passaggi:

1. Conoscere bene la teoria della Visione / Obiettivo, Bisogno e il Perché

2. Conoscere bene i componenti digitali e il Design System

3. Conoscere le 4 fasi per portare una idea da un foglio in bianco alla realtà

4. Progettare un progetto per te stesso

5. Progettare almeno 2 progetti per un cliente reale

6. Intervistare al meno 10 utenti per ogni progetto

Buona fortuna 😀

Va bene, si scherza! In realtà ci sono molte più fasi di queste, ma queste sono quelle essenziali per comprendere l’impegno necessario per diventare un UX Designer. Quindi no, non è affatto una passeggiata!

Una volta, una persona mi chiese: «Potresti insegnarmi ciò che fai tu?» Inizialmente, mi sentii un po’ imbarazzato dalla domanda e le chiesi: «Cosa esattamente vorresti imparare?» Lei rispose, visibilmente incerta: «Non so, tutto… Mi è sempre piaciuto molto il mondo dell’UX…» continuava a spiegare.

Primera cosa: Per iniziare, una strategia molto ma molto sconsigliata quando si affronta il mondo dell’UX è cercare di contattare la prima persona che si conosce nel settore. Questo approccio è problematico non solo per il suo stesso concetto, ma anche perché rappresenta un tentativo destinato a fallire fin dall’inizio. Forzare l’apprendimento senza avere una base o una formazione preliminare può finire per infastidire sia te che la persona a cui ti rivolgi.

Se veramente desideri immergerti nell’apprendimento, il mio primo consiglio è di evitare a tutti i costi l’iscrizione a corsi casuali e di iniziare a studiare da solo. Sì, inizia da te stesso! Ti consiglio di leggere questo articolo che va a pennello per questo caso: Non studiare UX come uno sport. Lascia di accumulare corsi!!!

Partire da te è la migliore cosa che puoi fare nella vita, perché ti consente di iniziare a formulare le domande alle quali avrai bisogno di rispondere, come ad esempio: “Da dove devo iniziare?”, o questa altra “Sarà mobile, tablet o PC?”. Ma non solo, le domande rappresentano la prima fonte per capire se ciò che stai cercando di fare ti piace veramente, se lo fai per cercare di risolvere un problema o se lo stai facendo semplicemente come un esercizio (come succede il 99.99% dei casi). E qui entra in gioco la seconda parte!

Seconda parte: Non trattare l’esercizio come un semplice esercizio, ma piuttosto inizia partendo da un problema. Questo può essere legato a te stesso o cercare qualcuno a cui offrire una soluzione. Potresti ritenere che iniziare da te stesso sia difficile, ma risponderei che questa è la prima ˝scusa” che una persona utilizza per evitare di fare ciò che deve fare. Non sono molto fan di proporre idee, ma qui ne lascio una: una persona vuole fare un viaggio alle Canarie, ha prenotato il volo e un hotel a tre stelle. Il problema che questa persona ha è che non sa cosa fare una volta arrivata in hotel. Cosa offriresti a questo utente come soluzione? E poi, la soluzione a chi dovrebbe essere destinata, all’utente o all’amministratore dell’hotel?

Detto ciò, una volta che hai un problema da risolvere, puoi iniziare con lo schema che si trova all’inizio del post, ovvero partire dalla V/OBP – Visione/Obiettivo, Bisogno e il Perché. Il resto lo puoi esplorare cliccando su ogni sezione per approfondire!

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